Alimentari

Tenute Zagarella

DESCRIZIONE

Matera è divenuta famosa nel mondo per la bellezza antica e austera dei Sassi.
Pochi sanno che i terreni delle sue colline sono da sempre benedetti per l’olivo, il frumento e la vite.
Su questo territorio, dove l’agricoltura da sempre è praticata con sudore e sacrificio, si trova l’Azienda Agricola dei F.lli Quarto.

Pasta di qualità superiore prodotta con grano duro biologico Senatore Cappelli,delle terre materane dell’Azienda.
Gli impasti vengono lavorati con attenzione per ottenere un prodotto di giusta consistenza
La trafilatura al bronzo conferisce alla pasta la ruvidezza necessaria per un’ottima permeabilità ai condimenti.
La lenta essiccazione ne consente una buona tenuta in cottura.

LA FAMIGLIA, scrigno di tradizioni e di valori, saperi antichi che si dipanano nel tempo e assumono nuovi volti e nuovi nomi. La famiglia è il nucleo fondante di questa Azienda Agricola che nasce alla fine del 1800 dal sogno e dalla fatica del suo fondatore, Quarto Francesco Paolo, e arriva fino ad oggi nei progetti e nell’impegno degli ultimi eredi.

Ma chi è Quarto Francesco Paolo?

È un bambino rimasto orfano di padre alla nascita, un giovane che attraverso il duro lavoro e il sacrificio quotidiano impara ad amare la terra e quello che produce, un uomo che coltiva giorno dopo giorno e con tenacia il sogno di una proprietà tutta sua, che realizza quel sogno per sé e per i suoi figli.

L’occasione è offerta dalla vendita di alcuni terreni della grande Masseria Zagarella, importante tenuta appartenuta alla Famiglia Zagarella, proprietari terrieri come molte delle famiglie latifondiste di questo Meridione d’Italia di cui la Lucania è parte integrante.

I terreni acquistati si trovano in contrada Due Gravine a pochi chilometri dalla città di Matera, sono terre belle, ma impegnative che richiedono cura ed esperienza, coltivate a grano duro, l’oro della terra

Sovrasta i terreni la bella Masseria costruita in stile Masseria Fortificata, con la casa padronale al primo piano e le stalle e i magazzini al piano terra che si affacciano sull’ampio atrio, teatro non solo della gestione economica dell’azienda, ma anche dello scambio umano e sociale con i tanti braccianti che all’epoca affollavano le campagne con il loro indispensabile e certosino lavoro quotidiano.

Francesco Paolo ha però una mentalità imprenditoriale e dopo alcuni anni amplia la sua proprietà con l’acquisto di terreni in agro Tre Confini, sogna di coltivarci pesche, percoche e albicocche per la piccola e grande distribuzione che negli anni ’80 del Novecento ha fame di questi prodotti da distribuire in Italia e nella Comunità Europea. I suoi figli sono al suo fianco, Paolo e Piergiorgio, seppure ancora adolescenti, trascorrono le loro estati e le giornate dopo la scuola al fianco del padre, animati dalla stessa passione, affascinati dalla stessa visione.

Le produzioni sono lussureggianti e floride, magnifici frutti vengono raccolti a mano e inviati ai centri di distribuzione, pepite succose e profumate che inebriano e saziano solo a guardarle, enormi, turgide e saporite delizie.
Ma questo sogno ha una fine, decretata dal clima che attraversa anni di inclemente e stroncante siccità, le piantagioni soffrono, l’irrigazione è insufficiente, la produzione ne risente in modo devastante.
Francesco Paolo, detto Ciccio o U Prior (Il Priore, il capo) decide di cambiare direzione, sceglie di piantare oliveti, ma sarà stroncato dalla malattia nel 1991.

I figli rimangono soli, gli studi ancora in corso, è difficile gestire il dolore e la preoccupazione per l’Azienda che del padre è l’eredità non solo economica, ma la figurazione di un sogno, la creatura amata e curata, il suo cuore pulsante e nero di terra.
Paolo e Piergiorgio però non sono soli, accanto a loro c’è la madre, donna risoluta e volitiva, Giuseppina Casamassima, intenzionata a difendere e proteggere l’eredità del marito, intraprendente e pronta a sostenere i figli ad ogni passo e ad ogni costo.

E l’Azienda prende un altro passo, i terreni occupati dalla frutta vengono coperti di oliveti e si fa strada l’idea di un Frantoio aziendale, l’idea coraggiosa e seducente di una produzione olearia che porti il nome dei Quarto, che getti oltre la siepe il cuore della masseria, che le faccia fare un salto di qualità
Ed eccoci ad oggi. L’Azienda Agricola Tenute Zagarella dei Fratelli Quarto coltiva ampie distese di grano duro Cappelli che trasforma in pasta di semola ricca di gusto e consistenza e in taralli friabili e croccanti. Produce cultivar di ceci bianchi e neri, lenticchie rosse e verdi e cicerchie che, come la pasta, distribuisce con la vendita diretta in confezioni realizzate in loco. Cura e raccoglie olive della varietà Ogliarola del Bradano, Leccino e Tarantina che trasforma in olio extravergine di oliva piccante e profumato, dai sentori di erba tagliata, ricco e avvolgente. Ogni prodotto è seguito dalla coltivazione alla vendita in modo attento e responsabile e nel più rigoroso rispetto delle norme per le produzioni biologiche a garanzia e tutela del consumatore.

Il sogno continua, la passione non si spegne e si alimenta con l’ultima nata, la vigna che con la sua cultivar “Primitivo” ha già visto imbottigliato il primo prodotto, il vino dedicato al fondatore dell’Azienda, all’uomo e al padre che in essa vedeva la sua vita, Il PRIORE, e ha dato alle botti il secondogenito, MADRE, in memoria della compagna fedele e solidale e della guida sicura nei momenti della difficoltà.
Questa è Tenute Zagarella, un marchio, molte vite, tanti sogni, solo amore.

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